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giovedì 19 giugno 2014

Ruocco: " il mio cuore è a Gorfigliano, e ci sarà per sempre"

A sinistra, Kuki. A destra Ruocco




Raccontaci la tua carriera calcistica.

Ho iniziato a giocare tardi, all'età di 15 anni nel Pieve Fosciana. Dopo due anni mi ritrovai negli Amatori, dove giocavo con un gruppo di amici sempre alla Pieve, il mio paese originario. Successivamente ho fatto un anno nel Camporgiano (sempre Amatori) giocando la "famosa" finale contro i Diavoli al Nardini, dopodiché  sono approdato ai Diavoli. 2 anni in Terza ottenendo un secondo posto e un primo, una piccola parentesi di nuovo al Pieve Fosciana (1 anno), e il ritorno ai Diavoli l'anno appena passato, conquistando la vittoria finale dei playoff.




Descrivici il tuo ruolo in campo

Sono un tuttofare, preferisco le zone centrali del campo, dal centrocampo all'attacco. Sono un centrocampista offensivo che però non si tira indietro nel contrastare gli avversari.





Come ci si sente dopo essere approdati alla Prima Categoria a fronte di una stagione straordinaria?

Ci si sente veramente bene, è stato un anno davvero emozionante. Ci siamo meritati tutto questo bene, d'altronde come diceva sempre un mio compagno di squadra quando non avevamo ancora vinto nulla: "con un gruppo così non si può non vincere". Io aggiungo: anche con un pubblico così!






Una stagione affrontata con il motto "Contro tutto e tutti", sei riuscito a toglierti qualche sassolino dalle scarpe?

 Certamente. Anche se l'inizio non è stato dei migliori (con i fatti di Moriano dove non si capiva bene cosa sarebbe successo),ci siamo ripresi, e a metà stagione avevamo qualcosa come 14 risultati utili consecutivi con solo un pareggio a contrastare le vittorie. Ma nel nostro momento migliore ecco il Daspo ai nostri compagni, che ci ha decimato ulteriormente con gli infortuni che già avevamo. A fine stagione abbiamo ricaricato le energie e ritrovato le forze necessarie per asfaltare tutte le concorrenti negli scontri diretti e prenderci la Prima Categoria. Una vera soddisfazione, un anno eccezionale.






Esiste un momento particolarmente felice della stagione appena terminata che ricordi con particolare attenzione? 
Sarebbe scontato dire la vittoria al Nardini, ma per me la vera partita l'abbiamo vinta ad Orentano, quando al 92' eravamo eliminati, invecei ci ha pensato Battista Corradini a farci rinascere. Ricordo che a quel gol pensai "e ora la andiamo a vincere!". Emozioni e festeggiamenti veri!






E uno triste?

Il Daspo con tutte le conseguenze che ha avuto, non tanto per la squadra, quanto per i miei compagni.






Un ruolo fondamentale, per la vittoria finale, l' ha giocato la splendida tifoseria Rossoblù, cosa ti senti di dire ai tuoi tifosi? 

Dei tifosi così non li ho mai visti in nessuna squadra in cui ho militato. Hanno giocato un ruolo fondamentale sia ad Orentano che al Nardini, sembrava di giocare in casa, troppo più semplice giocare con la spinta del dodicesimo






Dove disputerai la tua prossima stagione?  Cosa ti ha lasciato l'esperienza dei Diavoli?

La prossima stagione la disputerò al River, dove ritroverò una dirigenza di amici e cercherò nuovi stimoli per disputare un altro campionato di alto livello. E, a malincuore, lascerò un gruppo unico, che mi ha dato tutto. Il mio problema è solamente una questione di impegno lavorativo, il mio cuore è a Gorfigliano, e ci sarà per sempre.




A chi vuoi dedicare la promozione in Prima Categoria?

Ai miei compagni di squadra, soprattutto ai miei compagni di "macchina" kuki Ash e Battista, ad Ivano e Pantera, a tutta Gorfigliano, se lo merita

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