Campeones

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giovedì 7 agosto 2014

Intervista all'uomo record: Lorenzo Fabbri, il Gallina


E finalmente riusciamo ad intervistare Fabbri Lorenzo, il "Gallina". Noto per la sua passione a questa squadra, dove gioca e aiuta in un processo di organizzazione. Tra l'altro è possessore di record che riusciremo a scoprire nell'arco della sua intervista.

Ciao Lorenzo, raccontaci la tua carriera

Ho iniziato giocando nelle giovanili del Piazza al Serchio per poi passare negli Amatori Gramolazzo, ed infine sono approdato nei Diavoli.



Descrivici il tuo ruolo in campo

Sulla carta sarei un attaccante, precisiamo, sulla carta!



Siamo a conoscenza di un record che detieni assieme al "Bomber" Malatesta, quello di aver segnato in ogni categoria che tu abbia giocato con i Diavoli, è così?

Sì, un piccolo record che con un po' di fortuna sono riuscito a realizzare. Segnare vestendo la maglia dei Diavoli in ogni categoria dove abbiamo giocato: Amatori Serie B; Amatori Serie A; Terza Categoria; Seconda Categoria, non è da tutti. Il gol, realizzato da me, che ricordo con particolare attenzione è quello contro La Villetta nell'anno che abbiamo vinto il campionato. Era la prima da titolare, e fui proprio io a sbloccarla quella partita. Un fatto di orgoglio nel detenere questo record assieme al Capitano.



Come ti senti dopo la promozione in Prima Categoria?

E' una cosa estremamente emozionante, e pensare che fino cinque anni fa eravamo nel campionato amatoriale. adesso la storia parla chiaro: in 4 anni abbiamo raggiunto la Prima Categoria.



La stagione vittoriosa dello scorso campionato è riuscita a farti togliere qualche sassolino dalle scarpe?

No, niente sassolino, siamo abituati a lottare contro tutto e tutti, e finché le battaglie terminano in questo modo...



Quale è stato un momento felice della stagione appena terminata?

Chiaramente la vittoria al Nardini di Castelnuovo Garfagnana contro il Fornaci di Barga, ma non da meno è da considerarsi quella ottenuta contro il Seano. Emozioni uniche! Come dimenticarsi poi del minuto '88 ai Play off contro l'Orentano? Stavamo perdendo 2 a 1 , ma il gol di Battista Corradini, il nostro "treno" riuscì a mandarmi fuori di testa. Sulla carta eravamo spacciati, dagli spalti i tifosi avversari ci urlavano: " A casa! Andate a casa!" Ma è risaputo, noi non molliamo mai! Un altro momento che non dimenticherò mai è successo al 62' nella partita Virtus-Gorfigliano. Partita strana, priva di colpi di scena un risultato che sembrava avviarsi allo zero a zero finale. La notizia che avevamo ricevuto negli spogliatoi del Daspo assegnato ad alcuni compagni aveva reso il clima triste. E proprio a quel minuto della partita, " Il Cichi", sferrò una punizione potentissima che sembrava abbattere il muro del suono, sfogando così tutta la sua rabbia per la comunicazione ricevuta negli spogliatoi. Uno a zero e tre punti per noi!



Quale è stato il tuo momento più triste?

Sicuramente quando Mister "Davo" ci ha annunciato la notizia del Daspo.



Quale sarà il tuo futuro? 
Non scherziamo, sempre e comunque Diavoli Gorfigliano. Finché esisterà questa società io non mollo.



Cosa vuoi dire alla tifoseria Rossoblu, che vi ha sostenuto con continuità ed indubbiamente è stata il dodicesimo uomo in campo?

Ringrazio tutti coloro che ci hanno seguito in tutti questi anni, un ringraziamento perticolare lo dedico però a "Soffione".



Abbiamo parlato alcune domande fa di Capitan Maltesta, so che il tuo percorso in questa società è andato di pari passo con il Bomber, affrontando tutti i campionati che questa squadra abbia disputato. Raccontaci la tua lunga esperienza nei Diavoli.

Per me non può che essere un onore giocare con lui e sono molto felice che abbia deciso di rimanere, anche se non ho mai nutrito alcun dubbio sulla sua scelta. Lui è un Diavolo vero, un Leader innamorato di questa maglia. Siamo riusciti ad ottenere molti traguardi insieme. La cosa che riesce a darmi più soddisfazione è che ogni anno riesce ad azzittire chiunque nutrisse dei dubbi sulle sue qualità, ovviamente persone esterne alla società le definirei un po' invidiose. E' riuscito a segnare più di 100 gol tra coppa e campionato con questa maglia.



Considerando tutto ciò, si può dire che dopo Malatesta sia tu il capitano?

No, il capitano è lui. Mister Davini fu davvero bravo a riconoscere in lui la figura del capitano, e Malatesta altrettanto bravo nel saper mantenere i gradi.



La nuova stagione ha preso il via con la preparazione, quali sono gli obiettivi di questa stagione?

L'obiettivo principale è riuscir a "mantenere la Categoria". Sono sicuro, ce la faremo!



A chi vuoi dedicare la promozione in Prima Categoria?

Alla mia famiglia, a me stesso, A Ivano "la mente dei Diavoli", al Presidente Attilio, a "Zamparini", Michele Orsi. Infine a Riccardo, Rodrigo, Mirko e "Davo", sperando che tutto si risolva.