Campeones

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giovedì 12 giugno 2014

Parla Mister Fiorelli: " Ho cercato di lavorare approfondendo l'aspetto mentale"


Intervista a Mister Fiorelli, dal mio punto di vista forza centrale di questo gruppo, considerando che abbia sostenuto con molta professionalità un peso non indifferente sulle proprie spalle mettendosi alla guida della squadra dopo i fattacci del Daspo che hanno coinvolto Mister Davini.




Ciao Valerio, questa è un'intervista che pubblicheremo sul Blog dei Diavoli Gorfigliano. Come avrai avuto occasione di vedere cercherò di intervistare tutti i protagonisti della stagione fantastica di cui ci avete reso partecipi, cosa ne pensi di questa iniziativa?

Complimenti per questa iniziativa che riesce a dare la possibilità di esternare le grandi emozioni vissute da una grande squadra. Una grande squadra che si è trasformata in un grande gruppo di amici che insieme hanno realizzato un sogno. 



Hai avuto esperienze come giocatore? Se sì descrivici la tua carriera e in quale ruolo giocavi

Ho iniziato a 5 anni la scuola calcio nella Palleronese che ho proseguito fino ai 10. Nell'arco di questo periodo, precisamente a 9 anni,  ho avuto la grande occasione di poter andare nello Spezia, ma per motivi famigliari non si è concretizzata. In quel periodo giocavo come Libero.. Ho disputato gli Allievi Regionali nell'Aullese come Centravanti e dopo due grandi stagioni sono tornato a Pallerone nella Juoniores giocando da mediano davanti alla difesa. Sono riuscito a giocare qualche anno in prima squadra e poi una breve parentesi a Serricciolo, la mia squadra del cuore, per poi fare tanti anni ricchi di soddisfazioni negli Amatori di Ceserano come centravanti. 



Questa è la tua prima esperienza come allenatore?

Sì, è la mia prima esperienza, direi non male.



Una stagione perfetta, e sono certo che se quell' ingiustizia sportiva -che ai miei occhi ha dell'eclatante in senso negativo- non avesse investito la squadra, la promozione sarebbe arrivata vincendo il campionato. La pensi così anche tu?

Ne sono convinto. I meccanismi della squadra erano ben collaudati, però quell' ingiustizia ci ha penalizzato mentalmente, per fortuna, solamente per un breve periodo. Comunque sia, il risultato finale è stato ancora più emozionante per come è venuto.



Hai preso la squadra in pugno dopo il momento delicato della squalifica a Mister Davini. Sei riuscito nella difficile operazione di mantenere l' organico compatto, unito. Non deve essere stato assolutamente facile, spiegaci il tuo segreto.

La squalifica ad Ale ha creato in me un dispiacere immenso, siamo diventati come fratelli, ho cercato di trasmettere la mia voglia di combattere, di non mollare mai sopratutto nei momenti difficili, ho cercato di lavorare approfondendo l'aspetto mentale, perché ho capito da subito che i ragazzi avevano un blocco psicologico. 



Raccontaci la partita perfetta di questa stagione

Grandi partite ce ne son state, ricordo Pontremoli, l'andata con il River, la finale con il Fornaci, la finalissima con il Seano, l'andata contro il Tau; le considero perfette perché in queste non abbiamo mai sbagliato nulla, perfetti tatticamente, grande cuore e spirito di sacrificio.... 



C'è stata una gara dove una tua mossa è riuscita a decidere la partita? 

Penso che io ed Ale formiamo un bel tandem, qualche accorgimento l'ho dato, ma tutto è frutto degli allenamenti svolti, strategie studiate insieme guardando i ragazzi ogni settimana. 



Quale sarà il tuo futuro?

Il mio futuro prossimo sarà come Vice Allenatore dei Diavoli Gorfigliano, abbiamo ancora delle soddisfazioni da toglierci insieme.



Hai qualche parola da dire ai fantastici tifosi Rossoblù?

Sono stati tutti magnifici, ci hanno sempre sostenuto, mano a mano che passava il tempo, ho notato sempre più gente a sostenerci. Grandissimi, sicuramente non solo un modo di dire, ma sono stati il nostro dodicesimo uomo.



Affrontando l'intervista con Volpi, l'estremo difensore, che è andato a sostituire Micchi dopo i fatti del Daspo, è emerso di un aneddoto che tu gli hai suggerito, si può sapere di che cosa si tratta?

L'aneddoto al quale ti riferisci, posso immaginare che si rifaccia al discorso che facevo negli spogliatoi ai ragazzi  prima di ogni partita. Dicevo  che a fine stagione volevo vedere un enorme pezzo in marmo con inciso il nome di ognuno di noi. Il mio doveva apparire in fondo, sotto a quello di Mister Davini,  con scritto: "V.ALL. FIORELLI VALERIO". Il tutto avrebbe significato che saremmo entrati nella storia.



A chi dedichi la promozione in Prima Categoria?

La dedico, in primis, al mio grande Babbo che mi sta guardando da lassù e mi ha protetto nella stagione calcistica come fa ogni giorno. La dedico, a mia moglie Chiara e alle mie bimbe Sofia e Elena, che hanno sopportato il fatto che la domenica ero impegnato con la squadra. Ed infine la dedico ad Ale Davo (Alessandro Davini), che mi ha voluto fortemente come Vice, voleva portarmi già l'anno prima al River, è stato lui a mio parere il grande artefice del successo.





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