Proseguiamo il nostro ciclo di interviste con gli eroi della
promozione in Prima Categoria. Questa volta tocca a Lorenzo Gemma,
gorfiglianese che è riuscito a disputare una straordinaria stagione; ricordo
ancora bene la sua ottima prestazione nella finale al Nardini. Non nascondo di
provare orgoglio nell'intervistare questi ragazzi, come lo è stato in occasione
dell'intervista a Ivano Orsi, come lo sarà con Ettore Masotti (più conosciuto
come Tortora), con Battista Corradini, Simone Trombi, Tersitti Carlo, Mattia
Ferri, (sicuramente mi dimenticherò di qualcuno), perché ho avuto la fortuna di
poterli vedere crescere.
Lorenzo, come da rito, iniziamo questa intervista chiedendoti
di descriverci la tua carriera
calcistica
La mia carriera calcistica è iniziata nelle giovanili del
Piazza al Serchio per poi proseguire a Valdottavo, dove ho giocato fino ai
Giovanissimi. Tre anni fa è arrivata la decisione di riprendere a giocare con i
Diavoli.
In che ruolo giochi?
Sono un terzino sinistro ma quest'anno Mister Davini mi ha
insegnato a giocare anche a destra.
Come ci si sente dopo
essere approdati alla Prima Categoria a fronte di una stagione straordinaria?
Aver raggiunto la Prima Categoria con la squadra del mio
paese è stata un' emozione indescrivibile. Spero vivamente di poterne rivivere numerose
con questa maglia.
Una stagione affrontata nonostante svariate ingiustizie, non
è forse così?
Penso che la gioia finale ci abbia ripagato di tutte le
ingiustizie che ci hanno inflitto nell'arco di tutta la stagione.
Raccontaci il momento più felice di questo tuo campionato
Senza alcun dubbio, il momento più felice è stata la
vittoria al Nardini di fronte a tantissime persone che tifavano per noi
Raccontaci la situazione più triste vissuta durante la
stagione appena terminata
La domenica che dovevamo giocare contro la Virtus. Prima di
scendere in campo ci fu comunicato dei Daspo assegnati ai nostri compagni.
Bruttissima giornata, pessima direi.
Quali intenzioni hai per la prossima stagione?
Il mio futuro è qui, a Gorfigliano!
Siete fortunati, ogni domenica potete contare sul dodicesimo
uomo in campo: il vostro tifo. Non è forse così?
Sono sempre in tanti a seguirci e ad incitarci. A tutti
loro, e in particolar modo a Tortora, va un grazie speciale.
Alcuni giocatori dell'impresa stratosferica se ne andranno,
cosa vuoi dirgli?
Mi spiace moltissimo per chi ha deciso di non rimanere, non
mi resta altro che augurargli di trovare un gruppo come il nostro.
Dedica la tua vittoria finale a qualcuno
La promozione la dedico a mio papà, che mi ha seguito in
tutte le partite.
Nessun commento:
Posta un commento